With Ordinance No. 116/2023, the Court of Appeal of Bologna raised a question of constitutional legitimacy in relation to various profiles of the regulation of the ‘new’ home detention substitutionary punishment, deeming it ‘llegitimately’ more favorable than homonym the alternative measure to detention. The paper examines the issues referred to the Constitutional Court, and, taking into consideration the objectives pursued by the Parliament, seeks to establish, whether, in the comparison between the two forms of detention, common aspects rather than differential elements should prevail
Con l’ordinanza n. 116/2023, la Corte d’Appello di Bologna ha sollevato una questione di legittimità costituzionale in relazione vari profili della disciplina della “nuova” pena sostitutiva della pena sostitutiva domiciliare, ritenendola “llegittimamente” più favorevole di quella oggi prevista per l’omonima misura alternativa alla detenzione. Il contributo esamina le doglianze rimesse alla Corte costituzionale, e, tenendo in considerazione gli obiettivi perseguiti dal Legislatore delegante, cerca di stabilire, se, nel confronto tra i due istituti, debbano prevalere gli aspetti comuni piuttosto che gli elementi differenziali
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