Il presente lavoro discute cosa sia oggi l’economia femminista, partendo dalla recente pubblicazione del The Routledge Handbook of Feminist Economics, a cura di Günseli Berik ed Ebru Kongar, rispettivamente co-editrice ed editrice associata della rivista “Feminist Economics”. Le curatrici propongono una raccolta di saggi di rassegna sull’economia femminista contemporanea, partendo dai contributi pubblicati sulla rivista nel decennio 2008-2017. La scelta delle curatrici è di non discutere cosa sia oggi l’economia femminista, ma di presentare i 50 capitoli che compongono il volume attorno al cosiddetto “Social Provisioning Approach” (SPA). Dopo una discussione critica del SPA, i vari contributi sono presentati evidenziando gli elementi di continuità e/o di innovazione rispetto alla preesistente letteratura di economia femminista e/o di discontinuità rispetto alla letteratura ortodossa (in particolare, l’economia di genere e la macroeconomia). Segue una discussione critica sull’ambizioso obiettivo di “Feminist Economics”, esplicitato nel 2010, di essere una rivista sempre più inclusiva sia come capacità di dialogo con altri ambiti disciplinari sia come accoglienza di contributi da tutte le parti del mondo. L’ultima parte dell’articolo si concentra sulla controversa relazione tra disuguaglianze di genere ed efficienza economica (crescita), concludendo che il fine ultimo dell’economia femminista è l’eliminazione delle disuguaglianze di genere, non il perseguimento dell’efficienza.
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