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Resumen de Piangendo sulle ceneri della città eterna La Canzon ove si narra la strage e il sacco di Roma di Girolamo Pandolfi da Casio

Serena Ferrando

  • Riassunto in italiano   La Canzon ove si narra la strage e il sacco di Roma di Girolamo Pandolfi da Casio, cortigiano, collezionista d’arte e letterato rinascimentale, è opera minore ma dal modello ambizioso: una famosa Canzone di Petrarca (Che debb’io far? Che mi consigli, Amore?). L’imitazione petrarchesca appare tuttavia soprattutto formale. Più stretto sembra invece il rapporto dell’opera con la Canzone, di analogo contenuto, composta dal poeta rivale Pietro Aretino. Da chiarire resta il debito della Canzon rispetto alla tradizione classica latina: in tal senso, l’Ode 1,2 di Orazio sembra offrire interessanti spunti di confronto. Il testo dialoga inoltre con la letteratura oracolare e profetica del tempo, della quale spesso la propaganda asburgica si serviva per sostenere l’idea dell’impero universale di Carlo V. Anche la Canzon è opera di chiaro spirito filo-imperiale: alla fine, l’imperatore è esortato alla crociata e il suo assedio del papa a Castel Sant’Angelo durante il sacco del 1527 è presto dimenticato.

      Riassunto in inglese The Canzon ove si narra la strage e il sacco di Roma by Girolamo Pandolfi da Casio, courtier, art collector and Renaissance man of letters, in spite of being a minor work, shows us an ambitious model: the poem Che debb’io far? Che mi consigli, Amore? composed by Petrarca. Petrarch’s imitation, however, appears to be mainly formal. On the other hand, the relationship between this work and that of the rival poet Pietro Aretino, of similar content, seems closer. The debt of the poem to the classical Latin Literature still remains to be clarified: in this sense, Horace's Ode 1,2 seems to offer interesting points of comparison. The text also dialogues with the oracular and prophetic literature of its time, which Habsburg propaganda often used to support the idea of Charles V’s universal empire. This works, moreover, shows a clear pro-imperial spirit: at the end of the text, the emperor is exhorted to go on crusade and his siege of Pope at Castel Sant'Angelo is soon forgotten.


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