Genoa, Italia
This essay focuses on the criminal liability of the parent company's director for crimes committed by members of the subsidiary. The management and coordination activity that characterizes a group implies that the directors of the holding company exercise influence in the sphere of autonomy of the subsidiaries. The topic is addressed by distinguishing two models of criminal liability: the omissive model suggests that the management and coordination activity is the source of the duty to prevent peripheral crimes, whereas the commissive model suggests that the same activity is a form of active contribution to the offences committed by others. Finally, the paper focuses on the only decision passed by the Supreme Court that has addressed this matter.
Il contributo si sofferma sulla responsabilità penale dell'amministratore della capogruppo per il reato consumato dagli esponenti della società eterodiretta. L'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento, tratto distintivo del gruppo, implica che il vertice della holding possa ingerirsi costantemente e ‘dall'alto'nella sfera di autonomia delle società subordinate. Il tema è affrontato distinguendo due modelli di imputazione del reato: quello omissivo, che immagina l'attività di direzione e coordinamento quale fonte dell'obbligo di impedimento dell'illecito periferico; quello commissivo, che guarda all'ingerenza dell'amministratore della capogruppo come forma di contributo attivo al reato altrui. L'occasione si rivela utile per soffermarsi sull'unica pronuncia di legittimità che, ad oggi, si è confrontata apertamente con il tema in esame.
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