La disperazione di Giuda: suggestioni epico-cavalleresche in un poemetto di Giulio Liliano falsamente attribuito a Torquato Tasso

• Tambasco, Itala ^[1]
  1. [1] University of Foggia

     University of Foggia

     Foggia, Italia

     
• Localización: RSEI, ISSN 1576-7787, Nº. 17, 2023, págs. 143-156
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • La disperazione di Giuda: Epic-chivalrous Suggestions in a Short Poem by Giulio Liliano Falsely Attributed to Torquato Tasso
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  • italiano

    Nel 1621, il libraio veneziano Giacomo Scaglia ebbe fra le mani una copia anonima del manoscritto di Giulio Liliani Impertinenza di Giuda in ottava rima, poemetto di novanta stanze, stampato nel 1601; egli lo attribuì erroneamente a Torquato Tasso e come tale lo fece pubblicare da Francesco Baba nel 1627. L’importanza di un poemetto che deve la sua ampia diffusione alla falsa paternità tassiana è per noi legata all’eccezionalità di un’opera interamente incentrata sulla figura di Giuda. La risemantizzazione del personaggio neotestamentario, inviso all’intransigenza dogmatica della Controriforma al punto da essere accostato a Lutero (Aretino, Sarpi), è compiuta da Liliani mediante il ricorso al registro epico. L’episodio di Giuda che si introduce in una selva asettica e priva di connotati geografici, tormentato dalle furie e dal rimorso, è chiaramente costruito in suggestiva antitesi alla follia del paladino Orlando per il quale è prevista una riabilitazione che a Giuda però sarà negata.

  • English

    In 1621, the Venetian bookseller Giacomo Scaglia had in his hands an anonymous copy of the manuscript by Giulio Liliani Impertinenza di Giuda in ottava rima, a poem of ninety stanzas which was printed in 1601; he erroneously attributed it to Torquato Tasso and as such had it published by Francesco Baba in 1627. The importance of a poem, which owes its wide diffusion to Tasso’s false paternity, is for us linked to the exceptional nature of a work entirely centered on the figure of Judas. The re-semanticisation of the New Testament character, disliked by the dogmatic intransigence of the Counter-Reformation to the point of being compared to Luther (Aretino, Sarpi), is accomplished by Liliani through the epic register. The episode of Judas who enters an aseptic forest devoid of geographical connotations, tormented by fury and remorse, is clearly constructed in a suggestive antithesis to the madness of the paladin Orlando, for whom a rehabilitation is envisaged which, on the contrary, will be denied to Judas.