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Resumen de "Compiuta l’esplorazione alla presenza del Principe d’Assia": Note su alcuni complessi di età orientalizzante dalla necropoli dell’Osteria (scavi Ferraguti – Mengarelli 1931)

Alessandro Conti

  • English

    In June 1931, during the investigations conducted by Ugo Ferraguti and Raniero Mengarelli in the Osteria necropolis at Vulci, two tombs were excavated in the presence of Philipp, Landgrave of Hessen-Kassel and husband of Princess Mafalda of Savoy – daughter of the King of Italy Vittorio Emanuele III –, visiting Vulci with the Marquis Giorgio Guglielmi, Vice-President of the Senate of the Kingdom and owner of the land in which the investigations were taking place. While all the materials of one tomb are preserved, no objects coming from the other are recorded in the inventories of the Museum of Villa Giulia. However, a series of photographs stored at the Istituto Luce, taken on the occasion of the visit of this important figure, allowed us the partial recovery of the context. Both tombs date to the early sixth century. B.C. and, together with others excavated in the same sector during those successful investigations, allow us to offer some new data on funerary types and material culture of Vulci between the late Orientalising and early archaic periods.

  • italiano

    Nel giugno del 1931, nel corso delle indagini condotte da Ugo Ferraguti e Raniero Mengarelli nella necropoli dell’Osteria a Vulci, furono scavate due tombe alla presenza di Filippo, Langravio d’Assia-Kassel e marito della principessa Mafalda di Savoia – figlia di Re Vittorio Emanuele III –, in visita a Vulci con il Marchese Giorgio Guglielmi, Vice-presidente del Senato del Regno e proprietario dei terreni nei quali si svolgevano le indagini. Mentre di una tomba si conservano tutti i materiali, dell’altra non risulta alcun oggetto sugli inventari del Museo di Villa Giulia. Una serie di fotografie conservate presso l’Istituto Luce, realizzate proprio in occasione della visita di quell’importante personaggio, ha consentito tuttavia il parziale recupero del contesto. Entrambe le tombe si datano ai primi del VI sec. a.C. e, con altre indagate nello stesso settore nel corso di quelle fortunate indagini, consentono di offrire alcuni nuovi dati su tipi funerari e cultura materiale di Vulci tra età tardo-orientalizzante e alto arcaica.


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