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Resumen de Who Messed with the Venice tetrarchs? Where, When, Why?

Philipp Niewöhner

  • italiano

    Le figure in porfido dei Tetrarchi poste all’esterno del tesoro di S. Marco a Venezia sono state a lungo considerate come opere brutalmente mutilate, oltre che simboli di vandalismo e saccheggio. Tuttavia, sulla scia dei recenti ripensamenti sull’atteggiamento dei Venezia nei confronti degli spolia bizantini, questo contributo propone un’interpretazione alternativa per spiegare lo stato di conservazione dei Tetrarchi, “scagionando” per così dire i Veneziani. Le modifiche subite dalle figure in porfido possono essere fatte risalire alla Costantinopoli paleobizantina e sembrano essere avvenute per valide ragioni. I Tetrarchi furono probabilmente riconfigurati per ordine dell’imperatore Teodosio I al fine di decorare una nuova piazza, ossia una seconda versione del Philadelphion, con un obelisco, con la propria immagine e quella dei suoi due co-imperatori.

  • English

    The porphyry figures of the Tetrarchs outside the treasury of S. Marco in Venice were long perceived as brutally cut up and mutilated emblems of vandalism and looting. However, in line with recent re-appraisals of Venetian attitudes to Byzantine spolia, this contribution offers an alternative explanation for the disrepair of the Tetrarchs and thus exonerates the Venetians. The various alterations of the porphyry figures are traced back to early Byzantine Constantinople and would seem to have taken place for good reasons. The Tetrarchs were likely reconfigured by order of emperor Theodosius I in order to decorate a new square, the later Philadelphion, with an obelisk and with images of himself and his two co-emperors.


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