Together with his better-known “profession” of author of anthologies and literary critic, Giacinto Spagnoletti (1920-2003) wrote a significant number of poems, almost entirely included in his personal anthology Poesie raccolte. 1940-1990 (Garzanti, 1990). The present essay supplies a reading of this volume which proves to be Spagnoletti’s existential canzoniere, containing some of the most intense episodes in his life.
Accanto al più noto ‘mestiere’ di antologista, critico militante e saggista, Giacinto Spagnoletti (1920-2003) ha sviluppato nel tempo una densa attività come poeta, quasi interamente racchiusa nell’auto-antologia Poesie raccolte. 1940-1990 (Garzanti, 1990). L’intervento intende avanzare alcune proposte di lettura del libro, che si presenta come il canzoniere esistenziale di Spagnoletti, dove sono riversati alcuni degli aspetti e degli episodi più intensi della sua esperienza di vita.
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