Questa nota insiste sulle forme narrative di un romanzo, forse inedito nel suo genere tra quelli che si fondano sulla ricerca delle pulsioni interiori, ascritte a un io profondo, e sulle dinamiche di un’analisi autobiografica diversa. Scritto in modo lineare e piano sui riscontri del sé occorsi nei frangenti di un’antropologia instabile, esso vive proiettandone le contraddizioni in un mondo fantastico e scontandone il prezzo in una surreale parvenza di finzione.
This note underscores the narrative forms of a novel, perhaps quite new in its genre in its search for internal emotions, ascribed to a profound first person, and the dynamics of an original autobiographical analysis. Written in a linear and simple manner, in an introspection belonging to an instable anthropology, it exists by projecting its own contradictions into a fantastic world and thus paying the price for a surreal semblance of fiction.
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