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Per una pena pecuniaria presente nell'ordinamento giuridico. Uno sguardo all'esperienza tedesca ed austriaca

    1. [1] University of Innsbruck

      University of Innsbruck

      Innsbruck, Austria

  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Nº 1, 2024, págs. 45-69
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • For an enhanced fine in the legal system. A look at the German and Austrian experience
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      In Italy, consistent efforts to reform the criminal sanction system have been made for many years. The main objective is to reduce the use of imprisonment, especially for short sentences. Its criminogenic and de-socializing effects on the offender highlight its frequent incompatibility with the aims of special prevention and re-education. Among the alternatives to imprisonment, recently identified in the Cartabia reform (Italian Legislative Decree No. 150/2022), special attention is paid to fines. Such sanctions could serve as a fair and proportionate reaction to minor and minor-medium offences, always provided that their effectiveness is guaranteed. Indeed, much remains to be done in this regard, considering the currently very low rates of fine collection. Against this background, this article examines the experiences of Germany and Austria. Although fines are clearly associated not only with advantages but also with shortcomings that are not always easy to resolve, in both countries they have proved to provide a valuable alternative to imprisonment, both in theory and in practice. In this respect, both the legislative choice to set the fine according to a system of daily rates, on the one hand, and the availability of measures to ensure its enforcement, on the other hand, are crucial. Thanks to the combination of these two aspects, fines prove to be effective sanctions, thereby strengthening the entire system of criminal sanctions and increasing public confidence in criminal justice.

    • italiano

      In Italia si registra da anni un costante impegno nel riformare il sistema sanzionatorio, con l'obiettivo di ridurre il ricorso alla pena detentiva, soprattutto qualora di breve durata. Gli effetti criminogeni e desocializzanti di essa mostrano infatti la sua frequente incompatibilità con le finalità della prevenzione speciale e della rieducazione del condannato. Tra le alternative alla pena carceraria, di recente individuate dalla Riforma Cartabia ( d. lgs. n. 150/2022 ), particolare attenzione viene rivolta alla pena pecuniaria. Essa si presterebbe a fungere da risposta sanzionatoria equa e proporzionata per reati di gravità lieve e medio-lieve, sempre a condizione che ne sia garantita l'effettiva applicazione. Sul punto molto è da recuperare, considerando gli attuali, bassi tassi di riscossione. Dato tale contesto, il contributo si propone di offrire uno sguardo all'esperienza degli ordinamenti giuridici tedesco ed austriaco. Nonostante la pena pecuniaria presenti di certo non soltanto pregi, mostrando pure difetti di non agevole soluzione, in entrambi i paesi essa risulta ampiamente collaudata come valida alternativa alla pena detentiva, sia sul piano teorico-normativo, sia nella prassi applicativa. A tal fine notevole rilievo presenta, da un lato, la scelta legislativa di comminare la pena pecuniaria secondo un sistema a tassi giornalieri, nonché, dall'altro lato, la presenza di misure volte a garantire l'effettiva esecuzione della sanzione. Questi due aspetti, nel loro insieme, rendono la pena pecuniaria una sanzione efficace, che come tale contribuisce a rafforzare l'intero sistema sanzionatorio e ad accrescere la fiducia della comunità nella giustizia penale.


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