Giustizia riparativa e giustizia punitiva: un dialogo interculturale complesso

• Davide Bianchi ^[1]
  1. [1] Università di Torino
• Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Nº 1, 2024, págs. 121-157
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • Restorative Justice and Punitive Justice: a Complex Intercultural Dialogue
• Texto completo no disponible (Saber más ...)
• Resumen
  • italiano

    Da quando la Riforma Cartabia ha proiettato la giustizia riparativa al centro del proscenio penalistico, è divenuto urgente prendere confidenza con un paradigma ricco di potenzialità (e di umanità) ma di per sé alieno dalle strutture, dai meccanismi, dall'essenza del diritto punitivo. Il presente scritto, dopo una breve indagine sui principali formanti del modello di giustizia riparativa espresso dal d.lgs. n. 150/2022, ne analizza i rapporti con le dimensioni fondamentali del sistema di giustizia penale. Emerge l'esigenza di una relazione armoniosa tra i due sistemi di giustizia, che possa connetterli senza snaturarli in commistioni rischiose. Se la parte sostanziale della riforma sembra complessivamente adeguata a soddisfare tale esigenza di fondo, più di una perplessità solleva la disciplina procedurale. Certamente c'è molto lavoro da fare: anzitutto cercando soluzioni interpretative che possano favorire una sana complementarità, salvaguardando ad un tempo le sinergie e la reciproca autonomia e irriducibilità dei due microcosmi socio-normativi.

  • English

    Since the Cartabia Reform has placed restorative justice at the heart of the criminal justice discourse, it has become urgent to familiarize with a paradigm that, albeit full of potential (and humanity), is per se alien to the structures, mechanisms, and essence of punitive law. This paper first provides a brief overview of the main roots of the restorative justice model expressed in Legislative Decree No. 150/2022 and then analyzes its relation to the fundamental dimensions of the criminal justice system. What emerges is the need for a harmonious relation between the two justice systems that can connect them without distorting them into some risky intermingling. Although the substantive part of the reform seems to be suitable to meet this basic need overall, the procedural regulations raise some concerns. There is certainly much work to be done: first and foremost, seeking interpretive solutions that can foster a healthy complementarity, thereby safeguarding both the synergies and the mutual autonomy and irreducibility of the two different social-regulatory microcosmos.