Il presente articolo esamina il ruolo regolativo delle licenze occupazionali negli Stati Uniti. Nonostante quasi un quarto delle occupazioni richieda una qualche forma di licenza occupazionale negli Stati Uniti, il fenomeno ha ricevuto relativamente scarsa attenzione. La visione tradizionale suggerisce che tali regolazioni creano barriere all’accesso di un’occupazione, incrementano i salari e la qualità occupazionale, e migliorano la qualità e la sicurezza di beni e servizi, al contempo determinando, però, un incremento dei prezzi e una riduzione del tasso di impiego. Tuttavia, studi empirici recenti mostrano un quadro più complesso, caratterizzato da effetti eterogenei all’interno delle occupazioni regolate e da esternalità di vario genere. Partendo dalle teorie sulla regolazione economica, l’articolo propone una rassegna e una discussione delle evidenze empiriche recenti e mostra come siano sviluppabili ulteriori ipotesi di studio che possono contribuire alla messa a punto di nuove soluzioni regolative.
Sebbene il focus cada sugli Stati Uniti, l’articolo in ultima analisi rimarca l’importanza del tema anche per i mercati del lavoro europei.
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