Mentre gran parte del dibattito sul rapporto tra diritto umano alla scienza, proprietà intellettuale e dirittod’autore si focalizza sulle eccezioni e limitazioni ai diritti di esclusiva (libere utilizzazioni) e sui dirittidegli utenti, questo scritto sostiene, sulla scorta di precedenti ricerche, che occorre guardare anche ad altridispositivi giuridici. Tra questi dispositivi spicca l’attribuzione in capo all’autore di un diritto di aperturadei testi scientifici (c.d. “secondary publication right”) a difesa dell’autonomia e della libertà accademiche,sempre più a rischio. Tale diritto non è un’eccezione o una limitazione del diritto di esclusiva né un dirittodell’utente ma un vero e proprio diritto morale (ed economico) dell’autore di aprire i testi scientifici. Esso èfilosoficamente fondato sulla visione kantiana del diritto d’autore (il diritto d’autore non è una proprietàma un diritto morale a protezione del discorso tra autore e pubblico), sull’uso pubblico della ragione esulla norma mertoniana che prescrive la messa in comune della conoscenza scientifica. Il diritto di aprire itesti scientifici è una proiezione del diritto umano alla scienza (aperta)
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