Milán, Italia
L'A. si concentra sull'aumento, nella legislazione penale dell'ultimo decennio, delle cause di non punibilità e delle cause di estinzione del reato. Quanto alle prime, ribadita la scindibilità tra reato e punibilità, nonché la posizione di questa categoria all'esterno del reato, esamina le differenze tra la non punibilità ex art. 131-bis c.p. e le cause di non punibilità tradizionali. Quanto alle cause estintive, richiamatane la distanza dalle cause di non punibilità, analizza le norme sull'estinzione per condotte riparatorie e sulla sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato (artt. 162-ter; 168-bis c.p.). L'A. rileva la sinergia della non punibilità e dell'estinzione del reato nell'ottica di una politica deflattiva dei procedimenti e sottolinea i progressi di civiltà di un sistema penale non più carcerocentrico. Loda della riforma Cartabia il disegno di rinnovamento ed efficientamento della giustizia penale, ma ha dubbi su una discrezionalità giudiziaria che gli pare eccessiva. Si sofferma infine sulle positive novità in tema di pene sostitutive di pene detentive brevi, additando tuttavia le difficoltà della loro concreta attuazione e mettendo in guardia, in caso di insuccesso, contro eventuali deplorevoli ritorni al passato.
The Author focuses on the extension of the causes of non-punishability and extinction of the crimes that has occurred in the criminal legislation in the last decade. As for the former, upon reiterating that crime and punishability can be separated, and that the position of such category lies outside the crime, he examines the differences between non-punishability under article 131-bis of the Italian criminal code and traditional causes of non-punishability. As for the extinguishing causes, upon recalling their distinction from the causes of non-punishability, he analyzes the rules on extinction due to restorative conduct and suspension of proceedings with probation of the defendant (articles 162-ter; 168-bis of the Italian criminal code). The Author notes the synergy between non-punishability and extinction of the crime with a view to a policy aimed at deflating proceedings and stresses the progress in terms of civilization of a criminal system that is no longer prison-centered. He praises the Cartabia reform's design to renew and make criminal justice more efficient, but has doubts on the judicial discretionary powers that he deems excessive. Finally, he dwells on the positive innovations in the area of alternative sanctions to short prison terms, pointing out, however, the difficulties in their actual implementation and warning, in case of failure, against any regrettable return to the past.
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