Il presente saggio si propone di esaminare il diverso modo in cui le dottrine processuali penali degli ultimi decenni hanno elaborato approcci critici alle leggi vigenti. La critica suppone un punto di appoggio esterno alla legge e ripudia letture dei testi legali fondati soltanto su abilità esegetiche. Servono postulati extra- o sovra-legali. Nella storia delle dottrine recenti l'autore individua ed esamina tre tipi di approccio. Il primo, fondato su asserite leggi (o principi) naturali del processo, si sviluppa in Italia nella prima metà degli anni Sessanta del secolo scorso. Il secondo, imperniato su norme sovra-legali (costituzionali, convenzionali), si afferma a partire dai successivi anni Settanta. Il terzo, infine, ancorato ai valori giusnaturalistici della dignità umana e dei diritti inviolabili della persona, ha conosciuto una particolare fioritura nella letteratura tedesca già a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso ed è approdato da poco nel dibattito italiano. Non si tratta di approcci alternativi o in conflitto fra loro, ma diverse possono essere le conclusioni pratiche cui l'interprete perviene in sede applicativa. Importante è essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti intrinseci a ciascuno di essi.
This essay examines the different ways in which the criminal procedural doctrines of recent decades have developed critical approaches to the laws in force. Any criticism requires a bedrock outside the law and rejects methodological approaches based only on exegetical skills. Extra- or supra-legal postulates are needed. In the history of recent doctrines, the author identifies and examines three types of approaches. The first, based on alleged “natural laws (or principles) of process,” developed in Italy in the first half of the 1960s. The second, based on supra-legal (constitutional, conventional) norms, established itself as from the 1970s. Finally, the third, anchored to the natural law values of human dignity and inviolable human rights, flourished especially in the German literature back in the 1950s and has only recently appeared in the Italian debate. These are not alternative or conflicting approaches, but may lead to different practical outcomes resulting from different interpretations when it comes to their implementation. It is important to be aware of the potentials and limitations inherent in each of them.
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