The Author points out how the need to reduce trial time encourages the use of alternative rites that lead to a substantial nullification of the principle according to which the purpose of the criminal trial is the search for historical truth (both with regard to the facts relevant to the ascertainment of guilt and the facts relevant to the quantification of punishment). Therefore, he proposes that the problem of the excessive length of criminal trials be solved differently: first, by abolishing the institution of the preliminary hearing, which has proved to be a failure in its application practice.
L’Autore fa rilevare come le esigenze di contenimento dei tempi processuali favoriscano il ricorso a riti alternativi che comportano una sostanziale vanificazione del principio secondo cui la finalità del processo penale è la ricerca della verità storica (sia in ordine ai fatti rilevanti per l’accertamento della colpevolezza, sia in ordine ai fatti rievanti per la quantificazione della pena). Propone, pertanto, di risolvere diversamente il problema dell’eccessiva lunghezza dei processi penali: in primo luogo, sopprimendo l’istituto dell’udienza preliminare, rivelatosi fallimentare nella prassi applicativa.
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