ntroduzione del computer e l’uso dei social network hanno comportato una vera e propria rivoluzionenel campo delle relazioni sociali e, in particolare, nei rapporti di lavoro. Ovviamente, i profili coinvolti sononumerosi, implicando il sorgere di nuove professionalità e la trasformazione del lavoro subordinato. In talecontesto è urgente prendere coscienza del fatto che l’irrompere delle nuove tecnologie nel mondo del lavoroha reso possibile la realizzazione e l’impiego di nuove, potenti e insidiose forme di controllo dell’attivitàdei lavoratori. L’art. 23 del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 151, emanato dal Governo in ottemperanzaalla legge delega 10 dicembre 2014, n. 183, ponendosi a conclusione d’un lungo e tormentato percorso,ha interamente riscritto l’art. 4 dello Statuto dei lavoratori, ridefinendo i confini del potere datoriale dicontrollo del lavoratore, anche in relazione all’utilizzo degli strumenti tecnologici attualmente disponibili.Nel contributo, partendo dall’analisi dell’elaborazione giurisprudenziale e degli orientamenti dottrinali inmateria di social network e di controlli a distanza sull’attività dei lavoratori, si evidenziano le principaliinnovazioni introdotte nel passaggio dalla vecchia alla nuova formulazione della norma statutaria, avendoriguardo anche ai connessi problemi di tutela della privacy del lavoratore.
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