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Un gruppo di materiali architettonici in stucco e la più antica basilica di Tusculum

    1. [1] Escuela Española de Historia y Arqueología

      Escuela Española de Historia y Arqueología

      Roma, Italia

    2. [2] Università degli Studi di Roma La Sapienza
  • Localización: Journal of Roman archaeology, ISSN 1047-7594, Vol. 37, Nº. 1, 2024, págs. 1-52
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      Between 2019 and 2022, a new research program in the monumental area of Tusculum has been dedicated to the investigation of the southeastern side of the forum square, in imperial times occupied by the basilica and a building whose interpretation has long been uncertain. The archaeological investigations have enabled the acquisition of data relevant to the reconstruction of the occupation phases of this sector of the city and to the sequence of the monuments that were built here over the course of time. Among the discoveries made, a group of fragments pertaining to an architectural apparatus in polychrome stucco, characterized by the presence of Corinthian capitals of a figured type, stands out. The state of preservation and the technical and stylistic characteristics of these materials allow us to develop some reflections on the monumental context to which they belonged and the cultural-historical horizon within which this decorative system was realized. In this contribution, therefore, we present a technical and stylistic analysis of these finds, an attempt to reconstruct the architectural scheme they composed, and a hypothesis that attributes them to one of the most debated buildings of the Tuscolan forum, the so-called Edificio porticato. The examination of the stratigraphic context of the finds and the reconstruction of the monument's layout on the basis of the archaeological data provide new perspectives on the oldest basilica at Tusculum.

    • italiano

      Tra il 2019 e il 2022 un nuovo programma di ricerche nell'area monumentale di Tusculum è stato dedicato all'indagine del versante sud-orientale della piazza forense, occupato dalla basilica di epoca imperiale e da un edificio la cui interpretazione è da lungo tempo incerta. Le indagini archeologiche hanno consentito di acquisire dati di rilevante interesse ai fini della ricostruzione delle fasi di occupazione di questo settore della città e sulla successione dei monumenti che qui furono edificati nel corso del tempo. Tra le scoperte effettuate spicca un gruppo di frammenti pertinenti a un apparato architettonico in stucco policromo caratterizzato dalla presenza di capitelli corinzieggianti di tipo figurato. Lo stato di conservazione e le caratteristiche tecniche e stilistiche di tali materiali, consentono di sviluppare alcune riflessioni sul contesto monumentale cui essi appartenevano e l'orizzonte storico-culturale entro il quale questo sistema decorativo venne realizzato. In questo contributo, dunque, proponiamo un'analisi tecnica e stilistico-formale di questi reperti, un tentativo di ricomposizione dello schema architettonico che essi componevano e un'ipotesi di attribuzione di quest'ultimo a uno degli edifici più dibattuti del foro tuscolano, il cosiddetto “Edificio porticato”. L'esame del contesto stratigrafico di provenienza dei reperti e la ricomposizione dell'impianto del monumento sulla base dei dati archeologici aprono nuove prospettive per la conoscenza della più antica basilica tuscolana.


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