In its ruling No. 9049/2023, the supreme Court of cassation comes to conclusions that are certainlyappreciable; however, the argumentative path, which considers that the robbery committed with’supervening intent’ (or successive or subsequent intent) is integrated, does not appear to be equallyshareable since dolus superveniens non nocet (supervening intent does no harm). The configurability of the aggravating circumstance of the use of pepper spray as well as the option of applying the more serious case of robbery instead of burglary to the case submitted to the attention of the Supreme Court are certainly worthy of consideration.
La Corte di cassazione con la decisione n. 9049/2023 perviene a conclusioni certamente apprezzabili; il percorso argomentativo, che ritiene integrata la fattispecie della rapina dal dolo sopravvenuto (o successivo o susseguente), non appare, però, altrettanto condivisibile perché dolus superveniens nonnocet. Sicuramente degni di apprezzamento sono la configurabilità della circostanza aggravantedell’uso di spray urticante e dell’opzione di applicare, al caso sottoposto alle attenzioni della supremaCorte, la più grave fattispecie della rapina in luogo del furto con strappo.
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