La mancanza di un’apposita tipizzazione normativa per la condotta di “agevolazione” delle organizzazioni mafiose, nonostante l’impegno giurisprudenziale volto a tassativizzare questo modello comportamentale, rende ancora più incerti e nebulosi i confini del “fatto” del contiguo, punito come concorrente esterno dell’associazione mafiosa. All’interno del sistema delle misure di prevenzione la condotta agevolatoria è, invece, tipizzata in relazione alle attività del “proposto”, in riferimento astrumenti meno invasivi del sequestro e della confisca e applicabili per “sostenere” e “bonificare” le aziende a rischio di infiltrazione mafiosa, allontanandone il pericolo. Ma proprio questa forma di tipizzazione potrebbe legittimare nuove e parallele iniziative giudiziarie, di carattere repressivo, al fine di configurare, nei confronti dell’imprenditore solo “lambito” dalle infiltrazioni criminali, l’ipotesi del concorso esterno
The lack of specific statutory definition for the conduct of “facilitation” of mafia organizations, despite the judicial effort aimed to codify this behavioral model, makes the boundaries of the conduct of those in proximity to the mafia – punished as external participants in the mafia association – evenmore uncertain and nebulous. Within the system of preventive measures, however, the facilitative conduct is explicitly defined with regard to the activities of the “designated person”, in relation to less invasive tools than seizure and confiscation, and applicable to “support” and “purify” companies at risk of mafia infiltration, distancing them from the threat.. However, this form of definition couldlegitimize new and parallel judicial initiatives of a repressive nature, with the aim of framing, inrelation to the entrepreneur merely “brushed” by criminal infiltration, the hypothesis of external complicity
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