The Court of Justice of the European Union, with the ruling of 10 November 2022, held that: article 48 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union must be interpreted as precluding national legislation under which a court may impose on a legal person a criminal penalty for an offence for which a natural person, who has the power to bind or represent that legal person, is allegedly liable, where that legal person has not been put in a position to dispute the reality of that offence. The author emphasizes the consequences of this ruling for the Italian case law
La Corte di giustizia dell’Unione Europea, con la pronuncia del 10 novembre 2022, ha sancito che l’art. 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea deve essere interpretato nel senso che osta ad una normativa nazionale in forza della quale il giudice può irrogare ad una persona giuridica una sanzione penale per un reato di cui sarebbe responsabile una persona fisica, che ha il potere di contrarre obblighi per tale persona giuridica o di rappresentarla, nel caso in cui a quest’ultima non siastata data la possibilità di contestare la sussistenza di detto reato. Lo scritto intende valutare l’applicazione dei principi affermati dalla Corte di giustizia nel contesto del diritto dell’Unione e nei suoi riverberi sulla giurisprudenza italiana
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