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Resumen de Il "patto" elettorale politico-mafioso tra concorso esterno, 416-ter c.p. e partecipazione associativa

Francesco Siracusano

  • italiano

    La “storia infinita” della tipizzazione-tassativizzazione giurisprudenziale del “fatto” del concorrente esterno, nel caso tipologico del “patto” elettorale politico-mafioso, sembra arricchirsi di un nuovo capitolo: il requisito della “disponibilità” viene considerato un elemento del fatto tipico e non, invece, un mero indice probatorio. Questo “indicatore di intraneità”, dal carattere sintomatico-indiziario, inciderebbe sulle inevitabili interazioni tra “fatto” e “prova”, determinando la conformazione del reato non più in termini di istantaneità o, in alcune ipotesi, di “eventuale” permanenza, ma di effettiva e “necessaria” permanenza; attraverso l'ineludibile processualizzazione del “fatto” del concorrente esterno avvenuta senza rispettare limiti normativi e vincoli giurisdizionali. Limiti e vincoli individuabili, invero, in un'imputazione “chiara” e “precisa”, nel contraddittorio fra le parti e nella motivazione della sentenza. In questo modo, solo con la giurisdizionalizzazione del “fatto” si potrebbe determinare il reale e “categorico” contenuto del tipo criminoso, rispetto ad una fattispecie incriminatrice afflitta “geneticamente” dalla carenza di tassatività.

  • English

    Apparently, a new chapter is being added to the “never-ending story” of the type-based categorization of the “act” committed by an aiding and abetting outsider, in the typological case of the political-mafia electoral “pact”, as the requirement of “availability” is understood to be an element of the typical offense and not mere conclusive evidence. This “indicator of participation from inside”, which features a symptomatic-indicative nature, would affect the inevitable interactions between “act” and “evidence”, thus causing a configuration of the offense not in terms of instantaneousness or, in some hypotheses, of “possible” permanence, but in terms of actual and “necessary” permanence; through the unavoidable proceduralization of the “act” committed by the aiding and abetting outsider without complying with regulatory limits and jurisdictional constraints. As a matter of fact, such limits and constraints can be identified in a “clear” and “precise” charge, as part of adversarial proceedings between the parties, and in the grounds of the judgment. This way, only with the jurisdictionalization of the “act” could the real and “categorical” contents of the criminal offense type be determined, as compared to a criminal offense that is genetically affected by a lack of legal certainty.


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