Il riconoscimento giuridico della correlazione tra tutela della salute e diritti umani, da una parte, e diritto a vivere in un ambiente salubre, non minacciato nel futuro dagli effetti del cambiamento climatico, dall’altra, si sta già verificando a tutti i livelli, da quello internazionale e comunitario, a quello nazionale, regionale e locale. Sembrerebbe, tuttavia, che le iniziative relative alla mitigazione (e adattamento) degli effetti del cambiamento climatico provenienti dal asso si siano dimostrate, fino a oggi, molto più efficaci e rapide rispetto a quelle provenienti dall’ lto, rallentate da compromessi di tipo economico e politico che continuano a procrastinare sine die il momento di produrre un accordo giuridico vincolante, a livello globale, non più rinviabile o emendabile
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