Pochi mesi dopo l'emanazione della legge 168 del 20 novembre 2017, Simone Rosati ha avuto immediatamente l'intuizione di organizzare una giornata che consentisse un confronto interdisciplinare tra studiosi sui controversi aspetti relativi alla disciplina degli usi civici. Non siamo riusciti nell'immediato, ma già nel 2018 avevamo per questo progetto l'appoggio del MIBACT. Tanti i moventi che hanno motivato questa scelta, come il curatore ben illustra nelle pagine successive. Tra tutti, tengo a sottolineare anche in questa sede che la S.T.A.S. è custode di un immenso patrimonio archivistico, una fucina inesauribile di informazioni, strumento imprescindibile per la ricostruzione delle vicende storiche del territorio. Sarà potuto sembrare a molti che il tema trattato nel convegno esuli le finalità statutarie del nostro sodalizio, in verità, il valore di questa legge è altresì culturale, dal momento che essa riconosce le proprietà collettive quali “patrimonio identitario delle comunità locali”.
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Usi civici nel comune di Viterbo tra XIII e XV secolo: prime indagini
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Le terre comuni in Toscana: storia, evoluzione e prospettive di ricerca
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Il principio autonomistico nei Domini collettivi: una prospettiva comparatistica
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I Domini collettivi come ordinamenti storici: annotazioni critiche
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Usi civici e strade vicinali nel territorio di Poggi del Sasso (Cinigiano - GR): una proposta per riscoprire nei “diritti di uso” uno strumento di sviluppo per la collettività locale e per la tuteladel patrimonio ambientale
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I Domini collettivi nell’Abruzzo bassomedievale: il caso di una lite teramana del XIII secolo
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