Il libro è il primo risultato di un progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale sui disastri di origine naturale verificatisi nei territori governati dalle monarchie borboniche tra il XVIII secolo e l’inizio del XIX. I dodici saggi che lo compongono esplorano le strategie e le pratiche attraverso cui istituzioni e società cercarono di gestire, mitigare e prevenire gli effetti catastrofici di eruzioni, terremoti, inondazioni, carestie ed epidemie, in territori geograficamente lontani e diversi tra loro – dal Mediterraneo occidentale all’America centrale e meridionale – tra l’età dei Lumi e quella delle Rivoluzioni. Sebbene queste aree fossero governate da membri della stessa dinastia, l’organizzazione politico-amministrativa e i sistemi giuridici erano differenti e diverse erano anche le strategie di gestione dell’emergenza. Il progetto ha coinvolto tre gruppi di ricerca, incardinati in Università europee e ispano-americane, coordinati da Jean-Philippe Luis, Armando Alberola e Domenico Cecere. Il volume è dedicato alla memoria di Jean-Philippe Luis.
págs. 19-25
Desastres extremos en la monarquía hispánica a mediados del siglo XVIII: análisis de la respuesta de las autoridades en la época de la Ilustración
págs. 27-47
págs. 49-63
págs. 65-87
Poteri pubblici e società di fronte alle emergenze nel Regno di Napoli: la peste in Calabria nel 1743
págs. 89-100
La información post desastre en el siglo XVIII: los terremotos de Calabria y Mesina (1783) en la prensa oficial española
págs. 101-133
Ciudades destruidas, ciudades trasladadas: La gestión del terremoto de Mesina-Calabria de 1783 en Mileto
págs. 135-157
Pacaya: una experiencia de sismicidad y vulcanismo en el reino de Guatemala (1775)
págs. 159-183
págs. 185-210
Clima, disastri e bugie interessate: le inondazioni della «anomalia Maldà» nel Compendio Storico Oriolano di José Montesinos (1791-1809)
págs. 211-241
págs. 243-260
págs. 261-273
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