Il lavoro ha come oggetto di ricerca gli Etymologica bizantini: gli studi sull’antica lessicografia greca e sugli etimologici in particolare sono ancora fermi ad uno stato embrionale, per così dire, giacché la materia si presenta piuttosto complessa e intricata.
La ricerca nasce dall’esigenza di fare chiarezza sullo status quaestionis della tradizione degli Etymologica, e di provare a stabilirne lo stemma codicum, rivolgendo particolare attenzione al “capostipite” della tradizione etimologica, l’Etymologicum Genuinum, la cui conoscenza risulta attualmente frammentaria.
Attraverso un paziente e minuzioso raffronto tra autorevoli ricerche e recensioni precedenti, dopo un’attenta revisione testuale autoptica, si è cercato di recuperare alcune vexatae quaestiones relative al Genuinum e di contribuire, se pur in misura limitata, a fornire ulteriori dati d’indagine circa la provenienza e la datazione dei principali manoscritti vettori dell’etimologico (Vat. gr. 1818 e Laur. San Marco 304), nonché circa le fonti utilizzate per l’allestimento del Genuinum .
Infine, si è proceduto ad indagare sulla ricezione e sull’utilizzo degli Etymologica in Italia meridionale nel XV-XVI secolo prendendo in esame in particolare i manoscritti della collezione Uceda (Biblioteca Nacional di Madrid), vettori di testi etimologici appartenuti all’umanista bizantino Costantino Lascaris; sono stati forniti di volta in volta alcuni dati paleografici e codicologici dei manoscritti presi in considerazione, l’indicazione della fonte etimologica dei testi, con relativa trascrizione inedita, e l’analisi dettagliata di alcuni lemmi a scopo esemplificativo.
In “appendice” si propone per la prima volta l’edizione dei marginalia di mano otrantina presenti nel Vat. gr. 1818: si tratta di una trascrizione completa di tali note addizionali poste in sinossi con il testo del Barb. gr. 70 (Gudianum).
Ancora in “appendice” è inserita l’edizione della lettera eta dell’Etymologicum Genuinum – i cui lemmi sono totalmente inediti - con apparato critico e apparato dei loci paralleli . L’Etymologicum Genuinum, infatti, è ancora oggi in gran parte inedito, ad eccezione di poche rubriche della lettera a ad opera di Reitzenstein , dell’edizione delle lettere a e b a cura di Lasserre e Livadaras , della lettera b a cura di Berger , della lettera l a cura di Colonna e, separatamente, di Alpers . La rivista Museum Criticum, sotto la direzione di Benedetto Marzullo, si è invece occupata della pubblicazione di glosse relative a varie lettere (b, g, d, e, z, l, m, n, x, p, w) del Genuinum fin dal numero X-XII degli anni 1975-1977 .
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