La rappresentanza dei lavoratori atipici: il caso di Cna In proprio

• Autores: Alfredo Verruso
• Localización: Diritto delle relazioni industriali: rivista della Associazione lavoro e riceche, ISSN 1121-8762, Vol. 15, Nº. 1, 2005, págs. 111-116
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • The representation of atypical workers: the case of the representative body for the selfemployed, «Cna in proprio»
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• Resumen
  • English

    This paper examines various aspects of the representation of “atypical” or non-standard workers with specific reference to the category of self-employed workers or professionals registered for VAT purposes who are not required to belong to vocational bodies or professional associations. The analysis is carried out with reference to the scheme entitled “Cna in proprio” (representation for the self-employed) a new representative association for sole traders promoted by the Cna (National Confederation of Artisans and Small Businesses), which has supported and organised “traditional” entrepreneurs since 1946. By setting up this new body, the Cna aims also to represent self-employed individuals, recognising their role as new economic agents and giving them access to the skills and services of the Confederation. The paper identifies three specific areas of intervention on the part of this new body: credit services, vocational training, and social insurance. The paper also examines the relative normative framework, highlighting the need for a distinction, in relation to different requirements, between temporary managers and semi-skilled or non-specialised workers (who at present are grouped together only because they are obliged to make social insurance contributions to the same fund). The paper concludes by examining the alternative between a normative intervention aimed at providing detailed provisions for the sector, and a more limited intervention providing definitions in the same way as the intervention in the 1990s for small and medium-sized enterprises and the artisan sector.

  • italiano

    L’A. illustra i profili della rappresentanza dei lavoratori atipici con specifico riferimento alla categoria che definisce degli «autoimprenditori» o professionisti con partita IVA, senza obbligo di iscrizione ad albi, ordini o collegi. L’analisi è condotta attraverso l’esperienza del progetto Cna in proprio, nuova associazione di rappresentanza degli «autoimprenditori» promossa da Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa), confederazione che dal 1946 supporta ed organizza gli imprenditori «tradizionali».

    Cna con la costituzione di In Proprio mira a rappresentare anche gli autoimprenditori, riconoscendo loro lo status di nuovi agenti economici e mettendo loro a disposizione le competenze e la struttura della Confederazione. L’A. individua tre specifici ambiti di intervento da parte di In Proprio: il credito, la formazione professionale e la previdenza. In fine l’A. richiama il quadro normativo di riferimento, evidenzia la necessità di una distinzione, a fronte delle diverse esigenze, fra manager a tempo e lavoratori a specializzazione medio-bassa (oggi identificati e accomunati dalla sola iscrizione allo stesso Fondo previdenziale), e prospetta l’alternativa fra un intervento normativo volto a disciplinare in modo esaustivo la materia ovvero un più semplice intervento di definizione sostanzialmente analogo a quello intervenuto negli anni Novanta per le PMI e l’Artigianato.