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Utopographische Perspektiven.: Eine Untersuchung zur literarischen Raumdarstellung bei Filarete, Doni und Campanella

  • Autores: Albert Göschl
  • Localización: Romanische Forschungen, ISSN-e 1864-0737, Vol. 130, Nº. 3, 2018, págs. 341-357
  • Idioma: alemán
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  • Resumen
    • Il seguente contributo tratta la trasformazione delle rappresentazioni utopografiche, intese come descrizioni letterarie che si riferiscono esplicitamente a spazi e luoghi non esistenti, nel corso del Quattro e Cinquecento. L'argomentazione si basa su tre testi utopici: il Trattato di architettura di Filarete (1460), Il mondo savio e pazzo di Anton Francesco Doni (1552) e la Città del Sole di Campanella (1602). Muovendo dalle recenti teorie della descrizione letteraria, l'articolo esamina la natura delle affermazioni utopografiche comparandole alla descrizione generale dello spazio. L'articolo tende a dimostrare come si produca una sempre maggiore prospettivizzazione di enunciati spaziali passando da una visione autoriale verticale dello spazio utopico a una prospettiva orizzontale che coinvolge più fortemente il corpo del narratore, generando così degli effetti di profondità.


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