Firenze, Italia
The judgement forms part of a copious amounts of Constitutional Court’s rulings aimed at removing penitentiary presumptions that unresasonably compress the child’s right to mothering. The decision concerns the rules for access to the external assistance of children that, absolutely excluding some types of inmates, harm the child’s interest even if there are not social security needs. The constitutional breach is solved by the Court delegating to the judge the power to prefer, depending on the case, rights that otherwise would be neglected
La pronuncia si inserisce nel solco di una copiosa giurisprudenza costituzionale tesa alla rimozione degli automatismi penitenziari che irragionevolmente comprimono il diritto dell’infante a godere delle cure della madre detenuta.
La censura investe, questa volta, la disciplina di accesso al beneficio dell’assistenza della prole in esterno, la quale, escludendo alcune categorie di recluse sulla base di presunzioni assolute, lede irrimediabilmente gli interessi del minore anche quando non ricorrano, in concreto, esigenze preventive tali da giustificarne il totale sacrificio. Al vulnus che ne deriva, la Corte offre rimedio formulando cd. delega di bilanciamento, ossia legittimando l’interprete ad accordare preferenza, quando lo imponga la specificità del caso, a valori costituzionali che, altrimenti, la rigida formulazione della norma oblitererebbe.
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