The Authors examine the prohibition on use newly introduced in the criminal procedure code along with the new incrimination of torture's conduct, introduced in the penal code. After having summarized the normative origins and the crime's outlines, Authors deal with its processual issues in order to draw attention about a particularly complex and debated problem: the consequences of the prohibition on use on a deed performed breaking the prohibition, and its consequences on other logically or juridically connected deeds (in particular, on evidences gathered in a trial corrupted by torture acts).
Gli autori esaminano la nuova fattispecie di inutilizzabilità introdotta nel codice di procedura penale italiano contestualmente all’inserimento nel codice penale della previsione che incrimina la tortura. Dopo aver tratteggiato le origini della disciplina e i connotati dell’illecito, affrontano le questioni di carattere processuale per rivolgere l’attenzione su un tema particolarmente complesso e dibattuto che attiene alle conseguenze che l’inutilizzabilità può produrre non soltanto sull’atto compiuto in violazione di un divieto, ma anche sugli altri atti ad esso collegati e, in particolare, sulle prove raccolte nel processo inquinato da condotte di tortura.
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